La pallacanestro friulana è sempre stata una pallacanestro di frontiera come ha sempre scritto Sergio Tavčar, fatto di grandi tiratori e la fisicità tipica slava. Non sono mai stati da meno anche i campetti friulani, da Udine a Gorizia, da Pordenone a Trieste, dal litorale sabbioso all’entroterra rustico fatto di gomiti spigolosi.
Nel nostro viaggio per i tornei italiani stavolta facciamo una tappa amarcord per un torneo che ha ormai qualche anno di assenza dal panorama italiano ma che rimane ancora tutt’oggi il punto di riferimento per un movimento, quello del 3×3, che in Friuli stenta a decollare.
Parliamo infatti del Basket Street Battle di Trieste, che con le sue 5 edizioni giocate dal 2011 al 2015 si è contraddistinto come una vera connessione tra due mondi: la pallacanestro italiana e quella sloveno/croata. Trieste, come tutte le città di confine, è un ponte tra mondi e culture differenti ed un torneo in questa città ne raccoglie tutti i benefici. “Il Basket Street Battle nasce in un’afosa estate di agosto 2011: un gruppo di appassionati, nella penuria di tornei “street” della città di Trieste, rilancia il tre contro tre e fin da subito ottiene dei risultati tangibili.” ci dice Andrea Gregori, uno degli organizzatori di quel grande torneo targato All In Sport ASD.
Il torneo raggiunge il suo massimo splendore nell’edizione 2013 con ben 58 squadre iscritte, un vero record friulano anche frutto dei buoni risultati ottenuti in campo nazionale dai vincitori delle stagioni precedenti, specialmente quella del 2011. Infatti proprio in quella prima edizione, i triestini Andrea Dagnello, Stefano Cernivani, Devil Medizza e Marco Spanghero parteciparono alle prime Finali Nazionali targate FISB (Free Italian Streetball) a Cesenatico cedendo solo in finale contro il fortissimo team Wizze&Lozze del torneo di San Casciano (FI).
Purtroppo lo streetball friuliano non ha continuato nei fasti di quel periodo non avendo di fatto un vero movimento 3×3 presente nel territorio. I ballers friulani sono costretti a riversarsi nel territorio Veneto per trovare tornei appetibili sebbene una passione che ha portato persino alla nascita di un team pro, il “Friul Hammer”, che ha partecipato al Bayer FISB Master Tour 2019, nel cui roster ritroviamo un Devil Medizza già visto al Basket Street Battle, oltre che Daniele Mastrangelo, Massimo Moretti o Alessandro Petronio.
Il movimento friulano ha bisogno di riscoprire i suoi campetti e la sua voglia di streetball e per farlo basta veramente poco: qualche gruppo di pazzi appassionati di campetti ed un evento semplice in qualche campetto sparso nella regione che riporti l’entusiasmo per uno sport che è nel DNA di questo popolo.
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