COVID-19: Cosa ne sarà dei tornei 3×3 italiani?

La crisi sanitaria COVID-19 ha stravolto il programma degli eventi 3×3 dell’estate 2020. Cosa succederà ora? Quali sono gli scenari? Come riprendere le attività? Analizziamo la situazione.

31 Mag 2020
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La crisi sanitaria ha messo in difficoltà molte aree economico-sociali della nostra penisola tra cui anche il mondo dello sport e degli eventi. Sebbene la ripartenza del calcio fra poche settimane, la nostra amata pallacanestro è ancora al palo della ripartenza. Il mondo degli eventi sportivi estivi ancor di più. 

Se per la pallacanestro tradizionale cominciano a delinearsi delle linee guida per ricominciare ad utilizzare gli ambienti dediti alla pratica sportiva con distanziamento sociale, termometri digitali, esercizi individuali e rigorosamente a porte chiuse; il mondo degli eventi sportivi, come i nostri amati tornei 3×3, sono alla mercé dei regolamenti governativi in quanto accomunati ad un qualsiasi concerto, anch’essi ancora fermi. I tornei 3×3 sono quindi in attesa di capire cosa succederà del loro futuro in questa difficile situazione.

Sono già molti i tornei che hanno chiuso “virtualmente le saracinesche” salutando tutti i propri ballers affezionati e rinviando il tutto al 2021. Sia piccoli eventi che tornei storici e blasonati come il 4NCI di Mestre o il 3×3 Classic Robi Telli di Cremona. Alcuni organizzatori stanno pensando ad edizioni speciali nel mese di settembre cercando di recuperare il salvabile. Pochi invece gli eventi che ancora sperano di poter fare quello che meglio sanno fare: far divertire la gente con il 3×3. 

Vi è sicuramente un problema sanitario da gestire che poco si concilia con quelle che sono le caratteristiche principali di un torneo 3×3, dove il contatto, a volte anche sopra le righe, fa parte del gioco stesso e senza il quale il gioco non può esistere. Vi è il problema del luogo e della quantità di atleti coinvolti che molto spesso supera i 200-300 iscritti in luoghi aperti senza grandi possibilità di gestirne flussi e spostamenti, oltre che le condizioni sanitarie di ciascuno. Vi è il problema di gestire il pubblico che normalmente si accalca a bordo campo per godersi un pò di sano sport da campetto. Vi è il problema economico, ovvero il reperimento dei fondi necessari per adempiere a tutte le specifiche direttive governative in tema di eventi oltre che garantire eventi/tornei fruibili ai propri atleti. 

Gran parte dei tornei italiani si basa su piccole sponsorizzazioni, tipicamente 100-200 euro, di piccole realtà locali: il panettiere, il concessionario di paese, il bar davanti al campo, la piccola azienda di paese che investe piccole cifre sul proprio territorio, l’agenzia viaggi… insomma piccole realtà che messe insieme garantiscono alle centinaia di organizzatori di tornei 3×3 italiani di poter fare della propria passione un progetto realizzabile. In questo momento critico questa base sta venendo a mancare. Viene a mancare perchè i 3 mesi di lockdown hanno messo in crisi economica tutte queste piccole realtà. Viene a mancare perchè a loro volta queste realtà hanno messo in crisi le famiglie che gravitano intorno a loro. Succede perciò che i tornei 3×3 italiani stanno morendo.

La stagione estiva 2020 dei tornei 3×3 è fortemente compromessa. Cosa succederà ora? Di sicuro per l’intero mese di giugno sarà difficile andare oltre al distanziamento sociale, sebbene alcuni campetti cominciano a riempirsi di ballers assetati di retine infuocate. E’ possibile stimare un eventuale ritorno alla normalità del campetto verso agosto, ma mettendo completamente in soffitta una qualsiasi speranza di rivedere qualche torneo 3×3. 

Ma cosa succederà ai tornei per il 2021? Lo scenario più drammatico è che un anno sabbatico porti alcuni staff a disgregarsi e perdere quella passione che ogni anno li porta ad affollare i campetti d’Italia di speaker e piadinerie. Come molti addetti ai lavori sanno, un anno di stop in gruppo di volontari, è un forte segnale di abbandono, ma forse la motivazione dettata dalla crisi COVID-19 potrebbe invece avere l’effetto contrario, quello della rivincita per non esserci stati. Speriamo che il coinvolgimento locale delle aziende del territorio ritorni stabile perchè eventi come questi diventano punti di aggregazione importanti non solo per gli atleti ma anche per tutte le famiglie che si ritrovano a gustarsi del sano sport nei propri campetti o nelle proprie piazze. 

Come 3x3streetball.it ci auguriamo che tutti i tornei d’Italia ritornino più forti di prima. Abbiamo fame di campetto.

Foto di Vincenzo Del Negro

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