IL PAGELLONE DI SANREMO

10 Giu 2019
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2^ tappa del Bayer FISB Italian Tour.         

#Voto10: Apulians Basket Team. Esistono dichiarazioni d’amore verso cose, persone o giuste cause. E poi esiste Paolo Quaranta, che con il suo pulmino e il suo team ha attraversato l’Italia, 4 volte in 7 giorni, per giocare 4 partite di 3×3, per vincerne una, per non passare il girone per un punto non segnato, e per rimanere sobri una sera soltanto. Chapeau.        

#Voto9: B. Crew Dance Team. Diciamocelo, le interruzioni nei tornei non sono mai piaciute, soprattutto ai giocatori. Eppure loro ogni volta portano una ventata di freschezza, una buona dose di energia, insomma quel qualcosa di diverso di cui ha sicuramente bisogno questo tour. Forse aveva un po’ meno bisogno di veder ballare insieme a loro anche qualche giocatore.       

#Voto8: Bayer Italia, nello specifico le bustine di Supradyn, nello specifico “la Giuli e la Flo” che le distribuiscono.
Siamo passati dai tornei dove l’amico, tra una partita e l’altra, ti diceva: “facciamoci una birra”, e non c’era possibilità di scelta; per arrivare ad un torneo dove due gentili ragazze ti suggeriscono di provare a sciogliere due bustine di sali minerali nella tua borraccia, per recuperare le forze perse sul campo. Due voti in più quando il prodotto potrà essere somministrato direttamente in vena per chi ha caratteristiche fisiche leggermente meno performanti.

#Voto7: la location. Giocare in riva al mare ha sempre il suo fascino, giocare senza un filo d’ombra in torno al campo, un po’ meno. Per fortuna dalla pross…no, niente.      
    
#Voto6: il pasto. Un piatto di pasta non può mai avere meno della sufficienza. Lo stesso piatto che si ripete nei 3 pasti, forse non può avere di più. (Spoiler) Dopo Milano, con il panino a pranzo, cena e pranzo, e Sanremo, con la pasta a pranzo, cena e pranzo, sarà forse il momento del trancio di pizza a Torino?

#Voto5: Matteo Baruzzo. Il campo a pochi minuti del Teatro Ariston, era il posto ideale per qualche beat del nostro freestyler. Invece lui ha preferito rimanere a casa. Un’insufficienza che lo spinga a infiammare nuovamente i giocatori e il pubblico, nelle prossime tappe.      
 
#Voto4. Il vento. Va bene che il 3×3 si gioca all’aperto, ma far sembrare il nostro beneamato Wilson, un Super Tele da spiaggia, dai no.      
   
#Voto0: a me (Brent). Per la cronaca, mi son trovato costretto a dover scendere in campo. Sempre per la cronaca, forse si sono finalmente chiariti i motivi per cui ritenevo fosse il caso di smettere di giocare. Perseverare è davvero diabolico.


#MVP Riccardo Chinellato. Trovare la Big Crew in finale, sembra una delle poche certezze di questo tour. Così come erano certezze le scelte giuste del Chine, pulito nel finalizzare, dominante sotto canestro, sempre in controllo del ritmo partita, quasi a voler far dimenticare il suo anno di nascita a tre zeri.   

#MVT: Team Cobram. Sembra scontato, perché hanno vinto. Ma non lo era per nulla. Squadra ancora rimaneggiata per le assenze di Claudio Negri, avvistato a tagliare retine in diverse palestre piemontesi, e Carlo Fumagalli, impegnato con la maglia della nazionale per la “coppa America” (cit. per pochi). Si presentano così con un Dam Verri sempre essenziale, nonostante la gamba ancora dolorante, e suoi compagni Alessandro Longoni , Daniele Quartieri e Andrea Mazzoleni, sempre energici, attenti ed efficaci.   
Partono con un solo obiettivo in testa, e quando partono in questo modo, è veramente difficile fermarli.

Le due squadre finaliste. In maglia gialla Big Crew, in maglia rossa Team Cobram.
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