GUIDONIA (ROMA) – Quando 3 anni fa iniziarano a creare il loro primo torneo non si immaginavano nemmeno quanto questo sport sarebbe entrato nelle loro vene e nella loro testa. Eppure è successo. Abbiamo parlato con Emanuele Silvestri, organizzatore del torneo 3×3 Black Jesus con l’Associazione Playground Alcyone Guidonia (PAG) in provincia di Roma, che ci ha raccontato la storia di questo piccolo miracolo metropolitano.

La PAG è caratterizzata dalla forte presenza sul territorio e si occupa di iniziative culturali e sportive. Da ormai 3 anni, pandemia a parte, organizzano il 3×3 Black Jesus partendo da una grande lettura, il famoso libro di Federico BuffaBlack Jesus” in onore di Micheal Jordan e dei grandi campioni di cui libro racconta. Il torneo ne è dedicato, come del resto ogni bambino ha dedicato molti dei suoi sogni a questi campioni.

La location è il campetto da cui prende nome l’associazione, il Playground Alcyone, ed ospita un evento suddiviso in due categorie: la Pro Senior Maschile e la categoria giovanile Under 16 maschile. Nelle prime due edizione il campetto si è acceso di una nuova luce, quella dello Streetball come veicolo di nuovo messaggio. “Crediamo fortemente di diffondere i valori della sportività, di integrazione e il rispetto. Per noi è più di un semplice gioco” ci ha detto Emanuele.

Nel futuro gli obiettivi del PAG sono molti come l’organizzazione di una tappa a Roma città per provare a replicare gli ottimi risultati ottenuti tra le mura amiche. Intanto la PAG vuole ufficializzare la tappa 2020 nelle date del 25-26 Luglio al Playground Alcyone dove sono confermate categorie. Inoltre la manifestazione è inclusa nel circuito FISB, quindi i vincitori parteciperanno di diretto alle Finals FISB del 7-8-9 Agosto.

Fonte Foto: Pagina Facebook PAG

Qualche amico riunito in una hall di un albergo e un obiettivo molto chiaro: dare seguito al movimento cestistico post stagionale. Questi sono stati i due principali ingredienti che hanno dato vita al Downtown Basketball ad Aprilia, in provincia di Latina.
L’idea era quella di proporre qualcosa di diverso dal solito format del 5vs5, già esasperato nei mesi invernali, e la soluzione non poteva che ricadere sul mix vincente di divertimento e competizione offerto dal 3×3, caratteristiche tipiche del movimento già dal 2012, ovvero l’anno della prima edizione del DTB.

Agli inizi, oltre alla difficile scelta del nome con chiaro riferimento al tiro dalla lunga distanza, Mauro Giancarli trova quella che sarà la loro casa per ben sei edizioni su otto, ovvero il campetto cittadino appena realizzato e accompagnato da una lunga tribuna molto capiente.
I lavori svolti duranti gli anni dai volontari del comitato di quartiere Aprilia Nord, poi, hanno fatto in modo che l’Arena sia diventata una vera e propria bomboniera, dotata di recinzioni, spazi verdi, il tutto sempre molto pulito e ordinato.

L’attenzione e la cura per i dettagli sono un punto di forza già dalla loro prima edizione. Uno degli elementi che sicuramente li ha contraddistinti dagli altri tornei 3×3 è stata l’idea di introdurre, mediante uno staff molto paziente, il sistema delle statistiche: in ogni partita sono stati registrati punti, rimbalzi e assist di ogni singolo giocatore iscritto, riuscendo alla fine a stilare le varie classifiche di “miglior realizzatore”, “miglior rimbalzista” e “miglior assistman”.

Gli anni successivi sono invece il perfetto esempio di come cercare di migliorarsi mantenendo salda la propria identità per iniziare a farsi un nome superando i confini del proprio territorio.
Nel 2015, Mauro esporta il nome DTB anche a Latina, organizzando un vero e proprio circuito coinvolgendo molte realtà provinciali che avrebbero poi confluito, con la loro squadra vincente, ad una sorta di finale regionale ad Aprilia, con l’obiettivo di mandare la squadra migliore alle finali nazionali FISB.

L’anno successivo c’è spazio anche per il femminile mentre le categorie junior e under vengono riconfermate dopo il successo dell’anno precedente. Ad alzare il livello del torneo, ci pensano i giocatori stessi, dando vita a una delle finali migliori tra tutte le edizioni, grazie alla presenza, sul campo, di giocatori professionisti e, soprattutto, subito pronti al ritmo intenso del 3×3.

Come spesso accade, anche lo staff apriliano riconosce la necessità di cambiare location per dare qualcosa in più al torneo. L’idea è sorta per valorizzare ancora di più un’area verde (Parco Friuli) dal grande potenziale, che ha accolto a braccia aperte la manifestazione, donando alla stessa una cornice sicuramente migliore e più funzionale al concetto street.

Infine pare d’obbligo citare l’enorme lavoro svolto da Mauro Giancarli, non soltanto come fondatore del Downtown Basket, ma come parte attivissima che ogni anno contribuisce alla crescita del movimento 3×3 in tutta Italia.

Oltre a essere referente regionale per conto di FISB da ormai parecchi anni, ha creato un team omonimo al suo torneo che, l’anno scorso, ha preso parte al primo Pro Tour italiano di tre contro tre, riuscendo a strappare buoni risultati sul campo e anche molte simpatie sui social.

Dunque, se grazie alla loro nome, sappiamo da dove sono partiti, è lecito aspettarsi che il futuro, in quel di Aprilia, possa riservare ancora numerose sorprese.

Andrea Antoniotti